Il mare non è né uomo né donna, né maschile né femminile.
Il mare è un’anima che si dispiega senza confini.
Dalle onde nascono i giganti, dai pesci le sirene, dalle trasparenze incerte i mostri e le visioni.
Accompagnati da testi recitati e cantati, due acrobati/danzatori si muovono su una struttura autoportante, evocando la fisicità e le condizioni estreme della navigazione su una barca a vela. I loro corpi ci raccontano un naufragio al contrario, dall’immagine di una nave sul fondo dell’oceano fino al momento della partenza con tutte le gioie ed eccitazioni del viaggio.
Uno spettacolo in cui si fondono danza e circo, paesaggi visivi e sonori
—- L’attrezzo-scultura: Uno spettacolo paesaggistico
L’attrezzo-scultura che utilizzeremo è ispirato al mondo delle barche a vela ed è realizzato in tenségrità.
La tenségrità è un concetto architettonico che utilizza cavi tesi per mantenere una struttura in posizione, creando un equilibrio delicato e una tensione visiva quasi spettacolare. Questa scelta costruttiva è stata fatta affinchè la struttura sia sufficientemente robusta per sostenere le acrobazie e i movimenti degli artisti, pur essendo sufficientemente aerea da dare l’impressione di fluttuare nell’aria. Questa struttura permette di creare uno spazio unico ed oltre ad essere un interessante strumento di ricerca per le possibilità di un vocabolario danzato, è allo stesso tempo un perfetto catalizzatore per l’immaginazione del pubblico.
—- Musica, testo e canto: Una drammaturgia sonora
La voce dell’attore-cantante sarà una rappresentazione simbolica della voce del mare. Esploriamo i temi della mitologia marina, del canto delle sirene, dei canti dei marinai e delle tradizioni orali dei popoli marini. I frammenti di testo cantati e recitati sono ispirati dai capisaldi della letteratura marina come ‘Moby Dick’, ‘Le radici del mare’, ‘Il lungo viaggio’, ‘Con la forza del respiro’, ‘Giorni selvaggi’, ‘Into the lighthouse’, ecc…
La composizione sonora sarà anche supportata e potenziata dalla costruzione di un paesaggio acquatico creato da registrazioni e trasformazioni in tempo reale dei veri suoni dell’acqua. L’atmosfera e il filo conduttore sonoro di FORTUNA sarà l’ambiente marino in tutte le sue forme e possibilitá.
Ideazione, direzione e coreografia: Piergiorgio Milano
Performer: Viviane Miehe, Piergiorgio Milano
Musiche originali dal vivo: Steeve Eton
Costumi: Carine Grimonpont
Costruzione struttura: Florian Wenger Supervisione struttura: Louis Schwartz
Scenografia: Piergiorgio Milano
Luci: Alberto Ciafardoni
Con l’indispensabile aiuto di: Florent Hamon
Un ringraziamento speciale a: Lucia Brusadin, Mad Beltrami e Claudio Stellato
Produzione: Marta Gallo – Gelsomina
In collaborazione con: Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, Electropark, Posidonia Green Project
Con il sostegno di: Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena
E con il sostegno di: Flic scuola di circo / SURREALE Residenze di Circo Contemporaneo, Cambiaso Risso Marine, Finsea, Rimorchiatori Riuniti, Ignazio Messina; Gruppo Cauvin, Cressi Sub, Molo Vecchio Marine Yacht Supplies, Play Juggling
Grazie a: Comune di Albissola Marina, Comune di Avigliana, Moncirco, Apnea Center, Drafinsub, Vienna Brignolo, Giovanni Maia, Luca Lugari, Clara Storti, Elisa Melis, Chiara Cardona, Antonio Arnone, Enrica Boringhieri, Giorgio Distante, Valerie Doucet, Chiara Fasano, Sait Kruger, Enrica Rebaudo, Raphael Lamy, Quentin Alart, Mathias Combes, Quantum Sails, Federico Traverso, Association Eureka, Roberto Tomasinelli, Camilla Cerretti.
Il tema del viaggio e del naufragio è presente nella storia di ognuno di noi, in modo metaforico ed esistenziale.
Inoltre, oggi, questo argomento è più pertinente che mai, mentre la comunità globale affronta problemi persistenti legati alla migrazione e al viaggio.
Abbiamo scelto il naufragio come immagine e strumento narrativo per esplorare e raccontare la capacità di resilienza della mente umana, che consideriamo una delle qualità più belle e potenti che portiamo dentro di noi.